domenica 30 ottobre 2011

LA "DEMOCRAZIA" CINESE FA SCUOLA

Mentre qui in Italia si protesta per la cosiddetta legge bavaglio, in altre zone del pianeta Terra la situazione è ben diversa. La superpotenza mondiale a regime comunista, nota come Cina, si autoesclude infatti dalla rete e da tutte le varianti della democrazia via Web. I leader cinesi infatti, temono che la rivoluzione dei Social Network possa mettere in crisi il sistema capillare cinese, dando vita a movimenti pericolosi per la sicurezza nazionale. Il Plenum del partito comunista cinese si è riunito negli ultimi giorni, ed ha approvato un documento che segna un deciso passo verso l'oscuramento di Internet, colpevole di diffondere in oriente i vizi e le usanze Occidentali. Dapprima è stata censurata la televisione locale, poi è stata calata sul web la "muraglia di fuoco" che ha eliminato siti internet anti-sistema, e ora viene approvato questo provvedimento, pubblicato integralmente sul "Quotidiano del Popolo" (l'equivalente de "L'Unità" in Italia), che prevede innanzitutto tasse più pesanti per gli internet - point, e schedature di tutti gli utenti. Sembra che tutto ciò sia nato dopo il boom di Sina Weibo, equivalente di Twitter, divenuto un vero e proprio colosso con 500 milioni di utenti che postano 400 milioni di commenti al giorno. Per cercare di contrastare il fenomeno, il governo aveva proceduto a mettere in campo decine di migliaia di Cyber-poliziotti, che avevano il compito di cancellare uno a uno commenti, frasi e immagini viste di cattivo occhio dal partito. Questa serie di provvedimenti, che mettono la Cina al primo posto tra coloro che più investono in oscuramento della rete, sono contenuti nel "contenitore" denominato  "Sicurezza Culturale", piano decennale portato avanti dalla falce e martello orientale. Pensate che alcuni tra i manager di Sina Weibo potrebbero farsi 15 giorni n galera senza motivi plausibili, ma solo perchè stanno contribuendo in maniera fondamentale a rendere la Cina un Paese democratico, facendole conoscere "vizi e malcostumi" nostrani. Vedete, quello che mi fa sorridere è il fatto che, qui in Italia, la sinistra sta bersagliando il governo per gli ultimi provvedimenti riguardo blog e siti web. In Cina però, questa stessa parte politica, sta cercando di mantenere il controllo della popolazione in maniera assurda. Io sono convinto dell'utilità di mettere un freno a tutta la "robaccia" che si trova in rete e che ha il solo scopo di generare confusione nel popolo il quale, soprattutto in questo momento storico, necessita di fonti sicure e certe che gli permettano di formarsi una coscienza basata su fatti oggettivi a cui egli stesso possa dare un'interpretazione. Ci riusciremo? Non credo.

Elleerre

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