Tutti si sono imbattuti almeno una volta in questa fantomatica Società Italiana Autori ed Editori. La Siae in pratica è un organo amministrativo, con sedi in tutta Italia, che cerca di far rispettare la legge in merito a diritti d'autore, soprattutto per quanto riguarda opere musicali. In questi giorni sta scoppiando uno scandalo amplificato (manco a dirlo) dai Social Network più importanti, veicolo di lusso per le battaglie più sentite dai giovani. La bagarre starebbe attorno al fatto che la Siae ha iniziato a diffidare diversi addetti ai lavori, i quali non sarebbero in regola con il pagamento dei diritti d'autore riguardanti in larga parte colonne sonore. Il caso è scoppiato perchè, analizzando filmati e trailer trasmessi su youtube o su altri siti internet da diverse società, si è scoperto che, sebbene le immagini fossero regolari, la musica spesso e volentieri era stata inserita illegalmente. Cosa comporterà questo? Beh diciamo che se le società incriminate non si mettono in regola, si rischia di vedere una "scissione" di migliaia di video, ai quali verrebbe tolto l'audio. Ecco allora che la pratica dell' "Embed", ovvero il condividere sul proprio blog, un video presente su Youtube o simili, diventerà abbastanza demotivante. Figuarsi quello che sta succedendo: nascono gruppi su Facebook, proteste in strada e altre manifestazioni per lottare contro la povera Siae che, poveretta, fa solo il suo lavoro, e non può sobbarcarsi le colpe di altri. Personalmente non ho mai amato particolarmente l'ente in questione, perchè ad ogni festicciola che ho organizzato o a cui ho partecipato da giovane, la tassa Siae ha sempre pesato notevolmente sul bilancio finale. Però ragazzi, credo che stavolta la protesta sia da fare contro coloro che non rispettano le regole, inserendo opere altrui senza pagarne i diritti. Senza poi contare che gli artisti tra Emule, filesharing, servers online ecc ecc, di soldi ne hanno già persi parecchi. In questo caso quindi, forza Siae!
Elleerre
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