In Italia arriviamo da una stagione referendaria molto positiva, con l'exploit dei famosi "4 SI " ai quesiti dello scorso Giugno riguardanti l'acqua pubblica, l'energia nucleare e il legittimo impedimento, e ci stiamo avviando velocemente al prossimo referendum con il quale sarà possibile abrogare la legge elettorale che in molti definiscono "Porcellum". Dopo aver riletto le prime tre righe di questo post mi rendo conto che dovrò assolutamente scrivere un articolo apposito per esplicare il mio pensiero su quei quattro quesiti di pochi mesi fa, e sopratutto sulla legge elettorale, ma ora andiamo avanti. Anche negli altri stati del mondo si fanno i referendum, anche se ovviamente cambiano gli argomenti trattati. Incredibile ma vero, nel New Jersey è stato indetto un referendum per l'8 Novembre, con il quale gli elettori dovranno scegliere se vogliono o no le scommesse sportive. Vien da ridere a pensarci, ma la cosa è assolutamente seria. Le scommesse sportive sembrano l'unico modo per salvare gli ippodromi e i casinò di questo stato, indebitati per milioni di dollari, ma tutto sembra essere contro tale iniziativa, dalla National Football League fino ad arrivare alla legge federale che vieta di fatto le scommesse sportive. Thomas Luchento, portavoce dei gestori di ippodromi, sta tentando di convincere l'opinione pubblica sulla necessità di questa iniziativa per ridare slancio al settore e sembra non essere l'unico visto che anche il governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo, sembra indirizzato su questa via. Riusciranno gli eroi di Atlantic City a legalizzare una delle malattie peggiori che colpiscono l'uomo nei Paesi più sviluppati? Inanzitutto aspettiamo il verdetto del referendum, poi vediamo se il Congresso deciderà di rovesciare la tradizione, che vede da 20 anni la scommessa sportiva come tabù. Buona fortuna New Jersey!
Elleerre
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