Oggigiorno si sente spesso nominare il termine crowdsourcing, ma che cos'è? Il crowdsourcing (letteralmente "ricerca tra la folla") è un metodo molto attuale attraverso il quale un'azienda anche importante, cerca tra la gente comune la soluzione ad un proprio problema, senza affidarsi al designer/ingegnere/architetto di fiducia. Esistono diversi portali che mettono in contatto chi cerca qualcosa, e chi lo offre, come per esempio Bootb (italiano), Zooppa, 99design e tanti altri. Attraverso il crowdsourcing vengono richieste svariate cose: da un logo ad una storyline per un video, da un filmato a un nome per la propria azienda. Vantaggi di questa tecnica: innanzitutto la molteplicità di soluzioni tra le quali l'azienda proponente può scegliere; poi la possibilità per tanti giovani sconosciuti di mettersi in mostra e guadagnare qualcosa. Suggerisco a tutti voi di fare un salto sui siti che vi ho citato prima per vedere se anche voi potete effettivamente offrire qualcosa. Anche Nokia è ricorsa a questo sistema, lanciando direttamente dal proprio sito internet un contest (un concorso), per la rielaborazione della storica suoneria "Nokia Tune", ascoltata circa un miliardo di volte al giorno e divenuta una dei motivi più famosi al mondo. Il vincitore è stato, pensate un pò, un italiano di nome Valerio Alessandro Sizzi con la sua "Dubstep edition". Al concorso hanno partecipato 2800 sound designer provenienti da 70 paesi, con oltre 6200 proposte diverse di rielaborazione del motivetto. Le suonerie sono state ascoltate 100 milioni di volte e sono state condivise all'impazzata sui social network più "In" della rete. Il concorso era stato lanciato il 5 settembre da Nokia e Audiodraft, azienda esperta nel crowdsourcing musicale. La giuria tecnica era composta da sette "Big" del settore che, a detta loro, hanno scelto la versione di Valerio per l'energia che trasmette. Ennesimo esempio della creatività insita negli italiani, creatività che molto probabilmente ci permetterà di restare a galla in vari settori. Sopratutto il settore della sperimentazione musicale ha trovato nel nostro paese un terreno fertile in cui attecchire, anche se molti di noi sono all'oscuro di questo. Pensiamo a Giorgio Moroder, che negli anni 70 è diventato il padre della musica elettronica, famoso in tutto il mondo grazie alle sue composizioni ottenute con sintetizzatori enormi e ancora rudimentali. Per non parlare poi di Diego Stocco, sound designer dei giorni nostri che, partito da una piccola provincia del Veneto, è arrivato a Los Angeles dove sforna colonne sonore per tutti i maggiori film e videogiochi prodotti dalle case più importanti del mondo. Vi consiglio di andare su Youtube a guardare la tecnica impressionante di quest'ultimo per capire di cosa vi sto parlando. Bene, l'articolo è finito, quindi direi che è il momento per farsi un giro in qualcuno dei siti internet che ho riportato prima e vedere se la nostra creatività può essere utile a qualcuno.
Elleerre
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