giovedì 20 ottobre 2011

AMICI VIRTUALI: SI, NO, FORSE.

"Ti ho inviato una richiesta d'amicizia": Quante volte abbiamo letto questa notifica su Facebook? E come reagiamo solitamente? Dipende. C'è chi accetta senza nemmeno pensarci, chi ci pensa su un attimo, chi va a visitare il profilo del richiedente per capire con chi ha a che fare. Da  molti anni la scienza e la tecnologia si interrogano sui fenomeni legati ad internet, e sui processi che stanno alla base del Social Network, nonostante l'idea generale sia quella che la vita virtuale stia pericolosamente sostituendo quella reale. La verità è che i dati di cui disponiamo sono veramente pochi, e perciò si tende ad analizzare la cosa in maniera quasi ideologica. Il Wellcome Trust Institute, in una sua recente ricerca, ha offerto però spunti interessanti che meritano un approfondimento. Da questa ricerca risulterebbe che il numero di amici che abbiamo in rete, sono direttamente proporzionali a quelli che abbiamo nella realtà, e questo non è casuale perchè, secondo gli studiosi, l'attitudine a stringere rapporti sociali (propria di una certa zona del cervello)  è più sviluppata in certi soggetti piuttosto che in altri, e questa tendenza si riflette sulla propria vita online. Geraint Rees, uno dei primi autori di questo studio, ha analizzato con i colleghi la scansione cerebrale di 125 studenti universitari attivi su facebook, ed ha notato che una particolare zona del cervello chiamata amigdala, è più sviluppata in quei soggetti che hanno una vasta rete di amicizie. Inoltre alle "cavie" è stato posto un questionario finale in cui essi dovevano precisare, in vari domande, il loro status sociale, e dopo questo ultimo esperimento è stato dimostrato che chi ha tanti amici su Facebook ne ha tanti anche nella realtà, e viceversa. Bene, la descrizione oggettiva della notizia l'ho fatta, trattenendo alcuni commenti personali che però inserirò adesso. Prima cosa, ho molti dubbi sull'effettiva proporzionalità di amici veri - amici virtuali, anzi, io a primo acchito direi che il numero di amici veri di cui si dispone, è inversamente proporzionale alle proprie amicizie virtuali. Lo dico come conseguenza di una osservazione empirica su ciò che vedo in rete, ovvero ragazzini con 10.000 amici, che però sono connessi al computer h24, denotando così una scarsa vita sociale. Probabilmente, mi vien da dire, essi cercano in questo modo di compensare la loro marignalità nella società. Ma specifico subito, stavo parlando di ragazzini, mentre lo studio di cui vi ho parlato ha esaminato studenti universitari. In questo caso si, sono anch'io d'accordo sul fatto che man mano che l'utente cresce, tende a creare una rispondenza tra amicizie virtuali e reali. Ultimo appunto: cos'è un amico? Ad alcuni sembrerebbe la cosa più ovvia del mondo, ma sono sicuro che per certi versi è una domanda difficile e la cui risposta altera profondamente i risultati di uno studio come questo. Un amico è una persona fidata, o uno sconosciuto con cui si chatta quotidianamente? Un amico è una persona con la quale esci e ti diverti, o è colui che ti scrive pseudoconsigli psicologici in "bacheca"? Aspetto le vostre opinioni perchè questo è un bel tema d'attualità.

Elleerre

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