mercoledì 9 novembre 2011

GOOGLE CI LEGGE NEL PENSIERO

Tra una modifica a Google+ e un restyling di Gmail, a Mountain View non si dimenticano di certo che Google è nato per essere un motore di ricerca, anzi, IL motore di ricerca. Il pilastro attorno al quale tutto ruota è infatti la ricerca web, per la quale sembra sia in uscita il nuovo algoritmo. L'algoritmo è, in estrema sintesi, l'insieme di istruzioni e di comandi che i programmatori danno al computer per compiere determinate funzioni e, in questo caso, per cercare i termini digitati dall'utente nel vasto mondo del web. Sembra che questo nuovo algoritmo riprenda quello che era il principio che Google aveva già introdotto l'anno scorso con "Caffeine", il quale permetteva di ottenere risultati più utili e più velocemente, "sfogliando" in parallelo migliaia di pagine web contemporaneamente. L'idea che sta alla base della nuova implementazione sembra che, a partire appunto dal sistema precedente, voglia tentare di leggere nel pensiero all'utente, restituendogli risultati più efficaci e utili alla sua ricerca. Sembra che il nuovo sistema sia in grado di capire se all'utente interessino risultati più o meno recenti, o se questo parametro non interessi affatto, analizzando solamente il termine immesso nella casella di ricerca: se per esempio viene digitato il nome di un personaggio al quale sono collegati eventi recenti, Google darà precedenza ai risultati inerenti tali informazioni. Sembra che questi cambiamenti influiranno su circa il 35% delle ricerche. Una notizia dell'ultima ora afferma poi che, addirittura, Google stia iniziando ad includere tra i risultati di ricerca, i commenti postati su facebook.

Elleerre

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